ferro

Luca Peppoloni e l’Officina

Spello, come molte altre cittadine umbre, conserva e tramanda una tradizione artigianale ricca ed identitaria. Luca Peppoloni nasce qui come figlio d’arte, in quanto suo papà è un fabbro.

Il mestiere viene imparato velocemente e nel giro di poco si ritrova a lavorare con il padre nell’officina di famiglia. Il ferro battuto con la sua lavorazione tradizionale, è stato l’inizio di un percorso che continua ancora oggi e che si è pian piano fatto strada nel mondo dell’arte contemporanea.


Luca Peppoloni e le sue opere in ferro ossidato
Opere in Officina

Luca sente fin da giovane una vocazione artistica e creativa ma alcune dinamiche lo portano a trascurare queste sue ambizioni. Primo motivo tra tutti è il terremoto del 97, che porta con sé una necessità inevitabile: ricostruire. Così per dare supporto a suo padre e al suo lavoro come fabbro, si rimbocca le maniche e si dedica alla lavorazione e alla produzione. Tutto ciò non lascia spazio alla creatività artistica personale, che viene soppressa per un lungo periodo, fino a quando, nel 2010, le cose cambiano.


Pesce tondo in ferro ossidato
Pesce tondo in ferro Ossidato

Da questo momento torna la volontà di indagare e sperimentare la materia: il ferro. L’obiettivo fin dall’inizio è stato trovare un’identità riconoscibile, legata al territorio e alla sua storia. Fondamentale diventa il concetto di tempo; ogni oggetto deve avere in sé il segno della storia, marcato e riconoscibile ma si deve anche adattare a forme contemporanee ed originali. Nasce così l’idea della ruggine che diventa simbolo di un passato e di una cultura territoriale.

Il segno del tempo, nel ferro, genera la ruggine e di conseguenza la ruggine diventa memoria del ferro

La ruggine

Per realizzare queste opere “arrugginite”, Luca Peppoloni sfrutta tecniche che richiedono diverso tempo. Innanzi tutto l’opera viene lavorata con le mani di un fabbro, dunque si modella il ferro, dandogli la forma che si vuole. A questo punto inizia il processo di ossidazione che può anche richiedere mesi: si gioca ancora sul concetto di tempo. Non si tratta di una semplice acidatura superficiale, a volte, nelle opere, vengono realizzate delle vere e proprie corrosioni. L’oggetto più rimane esposto all’aria aperta, più si corrode e mostra quei caratteri che lo fanno somigliare ad un reperto archeologico.


Luca Peppoloni, Cavallo etrusco
Cavallo Etrusco
Luca Peppoloni, cavallo etrusco

Tutto il discorso fatto fino ad ora confluisce in un’opera di particolare bellezza: Coppia Lui E Lei, che vede 2 figure, stilizzate e lineari, dal design essenziale in cui però riecheggiano i connotati etruschi e delle civiltà del passato. Così, nel realizzare queste sculture, Luca decide di utilizzare la tecnica della corrosione, che in un certo senso logora la superficie dell’opera tanto da farla sembrare un reperto archeologico appena estratto dal terreno.


Opera: coppia Lui e Lei
Coppia Lui E Lei

Coppia Lui E Lei

LUCA PEPPOLONI

Fonti: